Dubai: 380 milioni di dollari il reddito del turismo curativo nel 2015

November 24, 2017

Sabato, 15 ottobre 2016/14:55

I partecipanti alla conferenza internazionale tenuta a Dubai hanno confermato che le città del Golfo stanno realizzando importanti entrate dal “turismo curativo” e dal “turismo curativo inverso” e sono diventate una grande attrazione per importanti investimenti nel settore dell’assistenza sanitaria.

I partecipanti hanno dichiarato all’agenzia di stampa tedesca durante la conferenza internazionale sul turismo curativo, che Dubai ha guadagnato oltre 280 milioni di dollari nel turismo curativo l’anno scorso, secondo l’Autorità di Salute degli Emirati.

300 mila turisti

La direttrice del fascicolo del turismo curativo a Dubai, la dott.ssa Leila AL MARZOUKI, ha affermato che il numero degli arrivati dall’estero per cure in città è stimato a 300 mila turisti ogni anno, insieme a 360 mila persone all’interno del paese che hanno preferito continuare il loro trattamento nell’emirato invece di viaggiare all’estero, che è chiamato turismo curativo inverso, con un aumento previsto dei numeri durante l’anno in corso e un aumento di 15% delle entrate.

Esperti, investitori e specialisti nel campo medico hanno invitato i paesi del Golfo ad aumentare i piani per attirare investimenti nel settore della salute, che promuove il turismo curativo.

L’esperto in economia Sig. Moutaz Al Khayyat ha confermato la urgente necessità di costruire più strutture sanitarie nei paesi del Golfo a seguito dell’aumento del numero di residenti e visitatori nella regione, che richiede l’esistenza di strutture pronte per affrontare questa sfida e continuare a fornire all’economia e al turismo curativo entrate finanziarie permanenti.

Al Khayyat ha affermato che investire nel settore sanitario e nel turismo curativo attraverso la fornitura di pacchetti competitivi contribuisce in modo significativo a sostenere l’economia del Golfo.

Ed ha continuato: “Devono essere effettuati più investimenti, costruzione degli ospedali e nuovi istituti medici, siccome ogni economia sviluppata bisogna il supporto di un settore sanitario forte e diversificato, incluso il turismo curativo”.

 

Dall’Asia e dall’Europa

La dott.ressa Reem OSMAN, direttrice esecutiva dell’Ospedale Saudita-Tedesca, ha affermato che la fornitura di eccellenti servizi sanitari è diventata una grande attrazione per i pazienti provenienti da paesi europei, asiatici e africani e ha contribuito a ridurre i viaggi dei cittadini del Golfo in Europa e in Asia per il trattamento.

Ha aggiunto: “L’Ospedale Saudita-Tedesca di Dubai riceve pazienti da Francia, Italia, Russia e Nigeria per cure mediche specialistiche”.

Ed ha continuato: “La reputazione del turismo medico a Dubai ha avuto un impatto significativo sull’attrazione di grandi gruppi turistici dall’Asia per ricevere servizi medici di alta qualità nell’ospedale, fornendo al settore turistico un’importante risorsa di investimento turistico che arricchisce il movimento di alberghi, centri commerciali e varie infrastrutture, trasporti e voli”.

Negli scorsi due anni, l’Ospedale Saudita-Tedesca di Dubai ha ricevuto un gran numero di pazienti emirati che sono stati trattati all’estero, ma hanno scelto di completare il trattamento ospedaliero a Dubai nei campi della neurochirurgia, chirurgia cardiaca e chirurgia ortopedica.

“Il concetto di turismo curativo inverso si sta espandendo in modo significativo, con molti cittadini degli EAU e del Golfo che preferiscono completare il trattamento nel loro paese, invece di viaggiare all’estero”, ha detto il dott. Mahmoud AL CHOGHRI, direttore di marketing presso l’Ospedale Suleiman Al Habib di Dubai.

Ha spiegato che l’ospedale riceve pazienti dall’estero per beneficiare dei servizi di chirurgia spinale, sostituzione dell’articolazione, chirurgia cardiaca e dell’epilessia e trattamento dell’obesità.

Ed ha continuato a dire: “il livello del servizio medico in importanti specialità mediche, con l’assunzione di importanti esperienze mediche, ha rafforzato la fiducia nel settore sanitario del Golfo e ha contribuito in modo significativo all’espansione del turismo curativo”.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul seguente sito Web: http://24.ae/article/287396/%D8%AF%D8%A8%D9%8A-
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